FERRARA 14 LUGLIO 1948
-
Autore: Vindice Lecis
-
Lingua: italiano
-
Anno: 2007
-
Dimensioni: 15 cm x 21 cm
-
Pagine: 80 pp.
-
ISBN 978-88-89-24-82-87
-
Prezzo € 13,00
I ferraresi non aspettarono che la notizia dell’attentato al segretario generale del Pci Palmiro Togliatti fosse diffusa dal Giornale radio delle 13. Sin dalla tarda mattinata do quel 14 luglio 1948 la mobilitazione divampò spontanea e imponente. Ferrara, città medaglia d’argento alla Resistenza, una delle capitali politiche e sindacali del movimento bracciantile italiano, rispose all’attentato con un moto di protesta che per tre giorni bloccò l’intera provincia. Fu una reazione forte e massiccia, quasi una rivincita controquell’Italia che il 18 aprile dello stesso anno aveva sconfitto il Fronte democratico popolare. Il 14 fu proclamato lo sciopero generale e si tenne un’imponente manifestazione con trentalima cittadini in piazza Cattedrale, senza incidenti, così come accadde nel resto della provincia. Il 15, invece, la seconda giornata di sciopero fu funestata da violentissimi scontri nel centro cittadino, con la polizia che fronteggiò, sparando centinaia di colpi con le armi da fuoco, i manifestanti sulle barricate. La giornata terminò con un bilancio pesantissimo:decine di feriti, alcuni gravi in ospedale, circa duecento arresti e fermi, situazione di coprifuoco in tutta la città. Anche in altri centri della provincia come Serravalle e Ariano ci furono scontri durissimi. Nelle settimane successive la repressione portò a nuovi arresti e a dure condanne nei processi. Grazie alle carte della polizia, dei carabinieri e della prefettura, ai verbali del Pci ferrarese (che organizzava 57 mila iscritti in provincia), agli articoli dei quotidiani dell’epoca e alle preziose testimonianze di molti ferraresi questo libro ricosatruisce con un ritmo incalzante le convulse giornate del 1948. Quando l’Italia ballò sul precipizio della guerra civile e la rivoluzione non ci fu.