Scrivere una storia di Ferrara oggi significa fare i conti con il proprio passato, attraverso lo studio e la ricerca, istituire un terreno di confronto culturale ed offrire un valore aggiunto alla competizione – collaborazione delle città dell’ “Europa dei comuni” che si sta delineando al nostro orizzonte istituzionale.

Queste osservazioni, premesse ad una storia-compendio, qual’è questo lavoro di Carlo Bassi, potranno apparire eccessive. Tuttavia esse discendono proprio dalla struttura narrativa scelta dall’autore. Infatti egli ha costituito questa storia di Ferrara attraverso un patchwork storiografico dei giudizi storici e della narrazione di diversi autori, storici in senso stretto e/o divulgatori, anche di diverso livello, inglobandoli in un ritmo narrativo teso e raziocinante.
Alla scelta evidentemente non anodina degli autori, ha costantemente fatto seguire valutazioni e critiche personali.
Inoltre alla fine dei grandi periodi – le lunghe durate della storia ferrarese – ha proposto valutazioni complessive orientative con cui potranno misurarsi sia gli studiosi che il grosso pubblico.